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La nostra sede operativa è parte integrante del Centro intermodale di Novara (CIM).
L’interporto rappresenta una realtà notevole impatto, grazie alla costante miglioramento e alla sostenibilità della movimentazione delle merci, con particolare attenzione all’ambiente e alla qualità della vita.
Situato in posizione strategica, all’incrocio tra il corridoio europeo 5 Lisbona – Kiev e il corridoio 24 Genova – Rotterdam, il CIM rappresenta il terminale naturale della linea merci con il Nord Europa che, passando dalla Svizzera, utilizza i valichi del Sempione e del Gottardo e si trova in posizione privilegiata anche per l’asse Francia/Italia.
Il capannone logistico è uno dei più moderni poli refrigerati del Piemonte.
In posizione baricentrica tra Aosta e Verona, l’ampia struttura gode di un grande piazzale che rende agevoli le manovre dei mezzi e il loro stazionamento, ed è attrezzata con 9 ribalte per carico e scarico. Le ribalte danno accesso diretto alla zona coperta e refrigerata di circa 450 mq, dove la temperatura è mantenuta tra i 4 e i 10 °C: qui i carichi sono movimentati e caricati sui rimorchi refrigerati, oppure avviati allo stoccaggio nella nuova cella a temperatura controllata (anticelle tra 6° e 9° e celle tra 0° e 3°), di circa 200 mq o nell’area coperta a temperatura ambiente di circa 250 mq.
La linea del tempo e le persone
Nel 1957 Sergio Valsesia inizia una piccola attività per la raccolta del latte nella zona di Novara.
Il latte veniva raccolto nei bidoni di ferro e alluminio, poi travasato e consegnato a domicilio nelle classiche bottiglie di vetro. Sergio rimarrà azienda fino al 1987.
Nel 1967 l’acquisto della prima autobotte usata, con la cautela di chi si lancia in un’avventura senza perdere l’orizzonte, pur sull’onda del favorevole periodo di crescita economica nazionale.
Nel 1980 entra in azienda Tino Valsesia, figlio di Sergio: ha 27 anni e viene subito assorbito dallo stile di lavoro dettato dall’impresa di famiglia. L’organizzazione è fondamentale per conservare al meglio le merci, ottimizzare i tempi di consegna e le modalità di trasporto via terra. Tino intuisce che il settore della raccolta latte potrebbe avere poco sbocco, quindi suggerisce di diversificare la tipologia di servizio e di investire quindi nelle celle frigorifere.
Nel 1997 nasce la prima collaborazione importante con l’azienda IGOR, marchio locale che produce gorgonzola. IGOR deve potenziare gli impianti produttivi e trova nei Valsesia il fornitore ideale per poter trasportare il formaggio presso i nuovi magazzini. I Valsesia acquistano così il primo camion isotermico refrigerato, con il quale inizieranno a consegnare per conto di IGOR e di Invernizzi, azienda casearia nata fondata nel 1908 e molto conosciuta per l’eccellenza e la qualità dei prodotti Made in Italy.
Si continua comunque a ritirare e consegnare latte alle fattorie, spingendosi fino nel lodigiano, in un territorio fortemente connotato per la densità agricola e produttiva legata al prezioso alimento che si presta a mille lavorazioni. Pian piano l’area geografica include un po’ tutta Italia e servono altri mezzi. Alcuni si acquistano usati, per calibrare attentamente gli investimenti, per pianificare e ottenere risultati anche commerciali che consentano – di nuovo – di reinvestire in impianti, mezzi e risorse umane.
Nel frattempo IGOR consolida la propria posizione di mercato e il supporto dei trasporti offerto dalla famiglia Valsesia è sempre più importante e strutturato. L’azienda stessa imbocca la strada dell’innovazione, che oggi è declinata in vera e propria tecnologia digitale, ad esempio per il controllo in remoto delle temperature e l’assistenza ai mezzi, che rispettano gli standard dettati dalla normativa UE Euro VI in materia di emissioni inquinanti.
Successivamente entra in azienda Matteo Valsesia, figlio di Tino. Matteo bazzica “il piazzale e le bocche di carico” già dai 14 anni, iniziando la classica gavetta di formazione sul campo. Una formazione importante ed efficace, perché solo vivendo da vicino le dinamiche organizzative interne ed esterne riesce a comprenderne la complessità e a elaborare, negli anni di esperienza teorica e pratica, i corretti modelli di gestione. Oggi questo è il suo ruolo, fondamentale affinché il meccanismo non si inceppi: disegnare percorsi, assegnare risorse, controllare modalità e ricalcolare secondo necessità e imprevisti nuovi schemi operativi.
Franca Valsesia è una figura altrettanto fondamentale nella gestione dell’impresa Valgrofood. Sorella di Tino (abbandonata l’idea di guidare lei stessa i mezzi aziendali poiché impegnata in un’attività professionale esterna al mondo della logistica), nel 2004 si siede alla scrivania dell’ufficio amministrazione e controllo di Valgrofood e prende sul serio, molto sul serio, il proprio ruolo.
Come lei stessa afferma “l’errore non è proprio contemplato” e questa frase la dice lunga sul livello di costante attenzione che Franca applica nella gestione quotidiana e nella previsione a medio e a lungo termine dell’azienda, collocandola in un’ottica di costante sviluppo, ma sempre sotto controllo.